CHIUSURA DEL CICLO DEI RIFIUTI. NOI PRESENTAMMO UN PROGETTO 2 ANNI FA MA NESSUNA RISPOSTA DALLA PAT
- Massimiliano Mazzarella
- 27 dic 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 28 feb
È sconcertante vedere come oggi vi siano ancora indecisioni sulle modalità di chiusura del ciclo dei rifiuti. Siamo stufi di assistere a battibecchi inutili all’interno della maggioranza provinciale, per dimostrare chi è più forte in un gioco che, alla fine, non fa altro che ledere gli interessi dei cittadini facendo perdere tempo e soldi. Il dibattito di questi giorni avanzato da Fratelli D'Italia è infatti del tutto inutile e scontato poiché sollevare dubbi ribadendo, come fa la vicepresidente #Gerosa, che l’impianto di chiusura del ciclo dei rifiuti debba essere sostenibile e non inquinante è il minimo sindacale per qualsiasi operazione di questo genere. L’immobilismo populista sta raggiungendo vette inimmaginabili.
Il dibattito di questi giorni fomentato da FDI è infatti del tutto inutile. Richiedere, come fa la vice presidente #Gerosa, ulteriore tempo per verificare che l’impianto si sostenibile e non inquinante è tanto paradossale quanto fuori luogo poiché le due caratteristiche sono banalmente indispensabili per ogni realizzazione fatta ai giorni nostri. Questo atteggiamento populista e propagandistico che nulla porta se non a un immobilismo non più tollerabile, sta raggiungendo vette sempre più inimmaginabili.

Con Trentino in Azione, ancora a dicembre 2022, due anni fa, abbiamo presentato la nostra visione a riguardo, reperibile da allora sul nostro sito trentinoinazione.org e sui nostri social. L’obiettivo non era solamente quello di appoggiare la costruzione su suolo provinciale di un termovalorizzatore, ma anche di fornire una valida ed ulteriore alternativa sulla tipologia di impianto: un #gassificatore con tecnologia Waste to chemical. Questo tipo di tecnologia risolverebbe il problema della chiusura del ciclo dei rifiuti, oltre a rappresentare una fonte sostenibile di produzione di idrogeno. Una proposta ecologica e altamente innovativa che, sviluppata con interlocutori leader nel campo dell’energia, mirava a creare un circolo virtuoso e propulsivo per l’economia trentina sviluppando indotto e posti di lavoro.
Ipotizzavamo anche la collocazione a Ischia Podetti, cosa che anche oggi dai giornali emerge come possibile, per eliminare il “secondo Bondone”, ma di immondizia, della città.
Il progetto fu inviato a tutti gli interlocutori provinciali, dai dirigenti agli assessori al presidente. Credete ci sia mai stata una risposta? Nulla.
Come Trentino in Azione, ma credo dovrebbero farlo tutti i cittadini, ci chiediamo cosa sia stato fatto in questi due anni oltre a chiacchierare, perdersi in burocrazia, e soprattutto sperperare decine di milioni di euro per il conferimento a terzi delle immondizie. Uno sperpero di cui si legge il Presidente Fugatti si sta lamentando ma per il quale non ha battuto ciglio quando due anni fa sollevavamo lo stesso punto in conferenze e comunicati.
Un atteggiamento sordo e non curante delle idee altrui, quello della Giunta, che risulta sempre più inappropriato e rovinoso per i cittadini trentini. Ricordiamo, tanto per citare un altro episodio di inefficienza endemica, l’intervento del mese scorso dell’assessore Tonina sul dramma delle liste d’attesa per le visite mediche, che finalmente propone di utilizzare la medicina privata esattamente come oltre un anno fa Trentino in Azione proponeva nel suo programma provinciale, rimanendo inascoltata.
Qui la nostra proposta
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